QOOB: un nuovo spazio mediatico per gli UGC

qoobSi chiama Qoob la nuova piattaforma crossmedia costituita da contenuti provenienti dal mondo underground della musica, del cinema, del graphic design e dell’animazione.

Nasce nel 30 Novembre 2006 in sostituzione dei suoi predecessori Yos e Flux e rappresenta il tentativo del network televisivo Mtv Italia di abbracciare il mondo del web 2.0. Difatti, pur essendo presente sul digitale terrestre con un canale che seleziona i contenuti migliori, Qoob rimane maggiormente legata all’universo del web proponendo video alla Youtube, foto alla Flickr, playlist e podcast alla iTunes e blog alla MySpace.

Il tutto è però visto in un’ottica rielaborativa e non di mera riproposizione di contenuti protetti da diritti d’autore.  “Tutti oggi parlano di used generated content, di contenuti generati dagli utenti”, afferma Antonio Campo Dall’Orto, direttore generale della divisione tv di Telecom, che controlla anche Mtv Italia. “Però bisogna fare attenzione a distinguerli dal fake user generated content, il contenuto falso, quello che gli utenti in realtà prendono da terzi e rimettono online”.

L’attenzione è dunque posta su quei contenuti che sono realmente creati dagli utenti. “E visto che noi ci sentiamo più editori che semplici aggregatori”, aggiunge Campo Dall’Orto, “in certi casi saremo proprio noi a finanziare questi contenuti, a permettere agli utenti di realizzarli e proporli al pubblico”

Per quanto riguarda i finanziamenti, l’idea è quella di partire attingendo al bacino d’utenza di Flux con l’obiettivo di fidelizzarlo e allargarlo. In secondo luogo dovrà subentrare la pubblicità. “Ma dovremo studiare delle formule innovative”, prosegue Campo dall’Orto, “Che si integrino con lo spirito di Qoob”.

Attualmente il sito appare ancora in una fase embrionale e genuina, spoglia dei vari strumenti promozionali del web marketing. Sembrano, dunque, esserci tutti gli ingredienti tipici di un social network allo stato puro e che contribuirà ulteriormente ad allargare gli orizzonti del crowdsourcing.

 

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One Response to “QOOB: un nuovo spazio mediatico per gli UGC”

  • ChiaraNo Gravatar Says:

    Beh, ultimamente gli sviluppi si stanno vedendo. Ne è testimonianza un progetto web come the blister project(www.blisterproject.com), totalmente UGC che approda su una televisione commerciale come AllMusic(www.allmusic.tv/blister).

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